Mister Costantino lascia la Sanremese tra le lacrime

"Non avrei mai voluto fare questa conferenza stampa. Sicuramente è un giorno triste, penso che sia la sconfitta più grande"

Mister Costantino lascia la Sanremese tra le lacrime
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Mister Costantino all'addio ufficiale della Sanremese.

Massimo Costantino lascia la Sanremese

In data odierna mister Massimo Costantino ha rassegnato le proprie dimissioni da allenatore della prima squadra della Sanremese Calcio.

"Non avrei mai voluto fare questa conferenza stampa. Sicuramente è un giorno triste, penso che sia la sconfitta più grande" ha detto commosso. "Ho sempre affrontato tutto con dignità e onestà intellettuale. Lascio perché mi sento in difetto: siamo partiti con 18 punti in sei partite (con 17 reti segnate e sei subite) dopo il mio arrivo a Sanremo, vittorie in campi difficili, imbattuti in trasferta...poi non sono più riuscito a ottenere quei risultati".

"Ultimamente in casa si è sentito più il peso del campionato. Io stesso non sono più contento: ultimamente non sono riuscito a far fare ai calciatori quello che volevo. Anche sotto l'aspetto tattico. Non ho più avuto la stessa risposta".

L'orgoglio del mister

"Sono un allenatore di un certo livello - ha tenuto a precisare con orgoglio - ho 200 panchine in serie C, avrei dovuto dare di più a questa piazza"

"Oggi stiamo dando la testa di Costantino, ma Costantino non è tutta la Sanremese. Qualcuno si farà un esame di coscienza. Ho tentato, ma non sono riuscito. Evidentemente i miei giocatori hanno scelto di non ritenere importante cambiare modo di giocare. Ma oggi qui c'è la mia testa, ho sbagliato".

Durante la conferenza stampa è intervenuto anche il direttore Ciaramitaro. "La società ha ancora come obiettivo vincere il campionato e ci crede fermamente. Mancano 7 partite e 21 punti. La squadra ha le possibilità di uscire da questo momento di difficoltà. Noi questo campionato lo vinciamo. Se domenica prossima portiamo a casa il risultato sarà fatta".

Ultima dichiarazione di Costantino: "Prima ci divertivamo, ora non più. È giusto che i calciatori provino a vedere se con qualcun altro possano ricominciare a divertirsi"

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