Slot: Imperia cancella lo sconto Tari ai locali che rinunciano

Il Comune di Imperia ha cancellato lo sconto sulla Tari previsto a favore di quegli esercizi pubblici che rinunciano a installare macchinette mangiasoldi

Slot: Imperia cancella lo sconto Tari ai locali che rinunciano
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Il Comune di Imperia ha cancellato lo sconto sulla Tari previsto a favore di quegli esercizi pubblici che rinunciano a installare macchinette mangiasoldi (slot, videopoker e altro), nei propri locali, essenzialmente per motivi di bilancio. E' stato, oggi, il Consiglio comunale, con ventuno voti a favore e otto contrari, ad approvare la pratica.

Afferma Scajola

"Sono contrario al gioco - ha affermato il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, nel corso del proprio intervento -. Ma poiché viviamo con i piedi per terra, sappiamo che guardando una partita di calcio alla televisione ci fanno scommettere su chi farà il gol successivo; ci fanno scommettere sui risultati; sappiamo che navigando su internet c'è qualunque tipo di gioco, senza garanzie sulla percentuale di vincita ai giocatori".

Scajola interviene anche sull'ordinanza del sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano (Pd), che a novembre ha firmato un'ordinanza che spegne le slot nei locali pubblici, dalle 7 alle 19.

"Non so come andrà a finire - ha dichiarato - ma francamente mi sembra una pagliuzza, perché chi non va al bar può giocare comodamente da casa. Non riteniamo che il gioco d'azzardo debba essere incentivato, sia chiaro, ma offenderei la mia intelligenza se dicessi, che dando l'esenzione a qualcuno che non ha le macchinette, avrei risolto il problema di evitare il proliferare del gioco".

La discussione

Fabrizia Giribaldi

assessore al Bilancio annuncia che nell'ambito del piano di risanamento delle casse comunali viene eliminato lo sconto Tari: "Verrà modificato l'articolo del regolamento comunale che prevedeva una agevolazione, la cosiddetta "agevolazione no slot", che prevedeva uno sconto sulla Tari per chi avesse deciso di non installare slot machine all'interno della propria attività. Per risanare la situazione dobbiamo eliminare questa agevolazione".

Maria Nella Ponte (M5S)

"Così si toglie una agevolazione a chi ha fatto una scelta lodevole e condivisibile, facendo una rinuncia economica importante, ma dando uno dei contributi fondamentali nella prevenzione ad azzardopatia e ludopatia".

Guido Abbo

"Questo era un incentivo che aveva ragione di esistere. Era un aiuto ai commercianti, a certe categorie che hanno tariffe Tari molto alte. Ma la prima motivazione comunque era una sensibilità nei confronti del problema delle macchinette che, secondo me, meno ce ne sono sul territorio e meglio è. Dal punto di vista tecnico, i tagli sono sacrosanti, sempre; gli adempimenti alla prescrizione della Corte dei Conti in riferimento alle tariffe sono dovuti. Ma i tagli si fanno dove si può. Questo taglio è una scelta politica e non è tecnica".

Enrica Chiarini (Pd)

"I 31mila euro che con la vostra proposta di modifica al regolamento si prevede di non spendere più sono una cifra, permettetemi, talmente risibile che riteniamo non possa essere paragonata al messaggio e all'intento di intraprendere delle misure che vadano a tutelare la salute pubblica. Quindi non siamo d'accordo con questa proposta di modifica, crediamo che la cifra minima seppur importante in un momento come questo possa essere reperita altrove".

Luca Lanteri (Progetto Imperia)

"Capita anche a Imperia di vedere padri di famiglie che spendono decine di euro alle macchinette e poi tornano a casa e non riescono a dare sostentamento ai propri figli. Era riconosciuto uno sconto a chi, scegliendo di non mettere le macchinette, faceva del bene. Voi questa agevolazione la togliete, siete legittimati a farlo. Volete togliere questo regolamento? Fatelo pure, ve ne assumete la responsabilità".

Gianmarco Oneglio, assessore al Commercio

"Dal 2017 la ludopatia è aumentata del 20%, quindi è chiaro che gli interventi che hanno messo in atto le passate amministrazioni non sono serviti a limitare o fermare il fenomeno. Sarebbe stato interessante che la minoranza facesse proposte costruttive invece di dire solo che questo non va bene".

Fabrizia Giribaldi

"E' bello dare incentivi ma se ci sono i quattrini. La Corte dei Conti non è stata della stessa opinione del comune di Imperia e ha invitato il Comune a fare tutto un programma per mettere a posto i conti del comune di Imperia che vede complessivi 18milioni 99mila euro e 399 euro di disavanzo. Se questo piano non verrà approvato e verrà dichiarato il dissesto di questo Comune non dovremmo occuparci soltanto della ludopatia ma anche delle terribili conseguenze economiche che potrebbero derivare alla nostra città se dovesse arrivare un commissario straordinario".

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