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Provincia. Artioli: "Scajola Presidente? Se condannato sarebbe vergogna"
"La sua elezione a presidente della provincia è una scelta inopportuna e sbagliata perché se fosse condannato sarebbe davvero un'onta imperdonabile".
Scajola
"A mio parere la sua elezione a presidente della provincia è una scelta inopportuna e sbagliata perché se fosse condannato sarebbe davvero un'onta imperdonabile a danno della provincia". Lo afferma il candidato della Lega, a Sanremo, Andrea Artioli, commentando così l'ipotesi da più parti annunciata, di eleggere Scajola presidente della Provincia di Imperia, a maggio. Scajola, sindaco di Imperia, ricordiamo che è imputato a un processo per mafia, a Reggio Calabria, relativo alla latitanza di Amedeo Matacena.
"Mi auguro quindi che abbia il pudore di non rivestire tale carica fintanto che il processo non sia terminato e, laddove ciò invece fosse, che possa intervenire sentenza assolutoria in tempi brevi, perché sarebbe davvero una vergogna avere un presidente della provincia condannato per i reati di cui è accusato con conseguente applicazione della legge Severino", ancora Artioli.
Attacco alla sinistra
E poi. "A imperia è stato eletto dagli imperiesi direttamente, ma in provincia l'elezione sarebbe di secondo grado con la partecipazione di consiglieri comunali di Sanremo e Ventimiglia in scadenza di mandato. Alla faccia della rappresentatività. Ma le belle anime della Sinistra progressista, antifascista e antileghista, militante permanente, che compongono il fritto misto politico della colazione Biancheri come fanno in coscienza a sostenere tale disegno?".
Tanti processi
E aggiunge: "La politica sanremese, unita dal filo conduttore rosso che si è snodato da Borea burlando fino a Biancheri, Scajola passando tramite Zoccarato e gli scajolani doc, sicuramente riuscirà a far fare il presidente della provincia, non facendo votare i neoeletti consiglieri comunali di Sanremo e Ventimiglia, con grave vulnus alla rappresentatività democratica, al sindaco di imperia Claudio Scajola variamente attenzionato nella sua lunga carriera politica da più processi penali dai quali è sempre uscito indenne. Adesso è però imputato, per quanto riportano gli organi di stampa, e sotto processo a Reggio Calabria da parte della Dia con la accusa gravissima di favoreggiamento di soggetto latitante (Matacena) condannato per concorso in associazione a delinquere di stampo mafioso oltre che con altre accuse varie di connivenze con associazioni deviate .
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