Emergenza idrica nel Dianese, 2 mln dalla Regione lavori a breve. Parla Chiappori

Emergenza idrica nel Dianese, 2 mln dalla Regione lavori a breve. Parla Chiappori
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Emergenza idrica nel Dianese

La Regione Liguria individuerà nei prossimi giorni il soggetto attuatore degli interventi di protezione civile necessari per sbloccare l'emergenza idrica nel Golfo Dianese, in provincia di Imperia, e per i quali ha stanziato due dei tre milioni e mezzo circa necessari. Lo ha annunciato, nel pomeriggio, da Imperia, il governatore della Liguria Giovanni Toti. Gli interventi, che avverranno nella forma delle somme urgenze, riguardano la realizzazione di una conduttura di circa sei chilometri, da Imperia a Diano Marina, che servirà per bypassare quella attualmente in uso, soggetta a ripetute perdite, all'origine di prolungati blackout idrici.

Giacomo Chiappori su emergenza idrica

«Io sono convinto che se lavora bene il commissario, Rivieracqua sarà il soggetto che domani gestirà le acque in provincia di Imperia. Questa società in house, fatta dai Comuni, deve rimanere, magari con qualche cambiamento che serve per snellire le procedure. Altrimenti ci troveremo di fronte a una gara europea e quindi Rivieracqua sarà affondata e con lei affonderanno quelli che l'hanno sostenuta fino a ieri, quelli che hanno lavorato per Rivieracqua, affonderanno tutte quelle ditte che se Rivieracqua funzionasse, vedi Amat, Amaie, Secom e Aiga, potrebbero essere la parte del know out importante per questa società. Vogliamo fare i furbi? E allora facciamoli».

Sulla nomina a breve del commissario, il sindaco Chiappori ha detto: «Era una scelta dovuta perché noi abbiamo creato i presupposti per arrivare a questo punto, cioè siamo rimasti fermi, io dico 'siamo', ma la colpa non è mia. Siamo arrivati fino qua e la Regione non poteva far altro che nominare un commissario perché qua c'è qualche cosa da risolvere e lo può fare solo un uomo a pieni poteri».

Sul motivo per cui non si è riusciti ad affrontare l'emergenza idrica, Chiappori ha dichiarato: «Non c'è stata la capacità perché non si sono prese determinate decisioni che il commissario prenderà. Quando in Rivieracqua entreranno tutti, i nostri problemi saranno finiti. Ma se qui, chi sostiene Rivieracqua siamo una trentina di Comuni e mancano i più importanti è del tutto evidente che siamo alla canna del gas. Oggi si nomina un commissario, io spero che il commissario venga nominato da Genova e non venga, con qualche influenza casereccia: i vecchi sistemi devono finire. Il commissario nasce a Genova, loro hanno la capacità di scegliere un personaggio di tutto rispetto che lo può fare e quindi nessun suggerimento per evitare che qualcheduno possa dire: 'Fallo tu che domani vediamo. No. Fallo tu perché domani dovrai decidere anche cose scomode che non piacciono ma le dovrai decidere'. E io sono tranquillo che qualcuno decida, perché quello che doveva fare Chiappori nel comune di Diano Marina è stato fatto bene. Non c'è presunzione. Io ho rispettato sempre quelli che sono stati gli accordi. Lo facciano tutti gli altri e Rivieracqua non ha bisogno di nessuno, perché 40milioni di fatturato non sono 10 e con vent'anni di concessione si possono fare 400milioni di investimento».

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