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Barriere architettoniche: minoranza all'attacco a Dolceacqua
La minoranza accusa l'amministrazione barricato con catenacci le due entrate principali del cimitero, munite di rampe per i disabili
Barriere architettoniche
La minoranza comunale di Dolceacqua dice "no" alle barriere architettoniche del cimitero comunale. "L'amministrazione comunale ha l'obbligo, essendo il cimitero un edificio pubblico, di garantire la fruibilità dell'immobile ai disabili e non di ostacolarla - affermano i tre consiglieri: Barbara Lombardo, Igor Cassini e Giulio Bartolomai -. Dignità, libertà e uguaglianza sono principi cardine del nostro ordinamento, che i padri costituenti hanno voluto sancire con forza già nei primi articoli della Carta costituzionale, ma che purtroppo spesso non trovano, nei fatti, piena applicazione.
Le barriere architettoniche
"sono uno degli ostacoli al godimento di questi diritti, perché impediscono a chiunque di muoversi liberamente, non solo alle persone con disabilità, ma anche agli anziani, a chi usa la carrozzina e alle persone che hanno subìto un infortunio".
L'opposizione accusa
l'amministrazione di avere, in pratica: "Barricato con catenacci le due entrate principali munite di rampe che consentirebbero l'accesso a tutti i disabili in totale comodità. L'accesso al cimitero comunale di Dolceacqua è consentito esclusivamente da un unico ingresso, l'unico non munito di rampe per disabili ma dove sono presenti scalinate che impediscono l'accesso ai disabili e a persone anziane con difficoltà motorie. La minoranza ha il dovere di denunciare alle autorità competenti questo fatto vergognoso e ingiustificabile. Per rivendicare un diritto a tutte persone diversamente abili".
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