A Bordighera le Mattinate Fai d'Inverno

Questa ottava edizione sarà dedicata all’Infinito di Giacomo Leopardi che duecento anni fa, a soli 21 anni, scrisse la sua poesia più celebrata in quell’Orto sul Colle dell’Infinito

A Bordighera le Mattinate Fai d'Inverno
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Questa ottava edizione sarà dedicata all’Infinito di Giacomo Leopardi che duecento anni fa, a soli 21 anni, scrisse la sua poesia più celebrata in quell’Orto sul Colle dell’Infinito

A Bordighera le Mattinate Fai d'Inverno

Tornano per l’ottavo anno consecutivo le Mattinate FAI d’Inverno, il grande evento nazionale del FAI – Fondo Ambiente Italiano pensato per il mondo della scuola e in particolare dedicato alle classi iscritte al FAI, durante le quali gli studenti sono chiamati a mettersi in gioco in prima persona per scoprire le loro città da protagonisti. Proprio come le recenti Giornate FAI d’Autunno, questa ottava edizione sarà dedicata all’Infinito di Giacomo Leopardi che duecento anni fa, a soli 21 anni, scrisse la sua poesia più celebrata in quell’Orto sul Colle dell’Infinito che è stato inaugurato dal FAI con il Comune di Recanati e il Centro Nazionale di Studi Leopardiani il 26 settembre 2019 a Recanati.

L’evento è riservato alle Classi Amiche FAI che sottoscrivendo l’iscrizione condividono gli obiettivi della Fondazione e contribuiscono alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio di arte e natura del nostro Paese. Gli allievi delle classi “Amiche FAI” saranno accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni, gli studenti appositamente formati dai volontari FAI che operano in un dialogo continuo con i loro docenti. Gli Apprendisti Ciceroni racconteranno alle classi in visita il valore di questi beni e le storie che custodiscono.

Grazie alle Delegazioni FAI attive su tutto il territorio nazionale saranno aperti più di 200 tesori selezionati in oltre 100 città d’Italia. Gli studenti parteciperanno a visite condotte da loro coetanei in un’insolita esperienza di “educazione tra pari”, inedito e proficuo scambio tra nuove generazioni.

I Beni aperti a Bordighera

Villa Garnier

Nel 1871 Charles Garnier, il famoso architetto francese, decise di costruirsi una villa a Bordighera, sviluppata su tre piani e con una deliziosa torretta che amava chiamare "Mon mirador", che divenne modello per numerose ville in riviera. Possedeva un vasto giardino che Garnier andò ampliando poco a poco, avvalendosi della collaborazione fra il figlio Christian Garnier (geografo) e l'architetto del paesaggio Ludwig Winter, conosciuto da tutti per i famosi giardini Hanbury della Mortola e per quelli di Villa Cyrnos appartenuti all'imperatrice Eugenia.

Villa Etelinda

Voluta nel 1873 dal banchiere tedesco Raphaël Bischoffsheim, che incaricò del progetto l’archistar parigina Charles Garnier, è un edificio elegante e raffinato, gioiello dell’architettura eclettica di fine XIX secolo. Anche il suo vasto giardino fu progettato da Ludwig Winter, un altro intellettuale europeo, come Garnier, che molto diede alla città di Bordighera. Nel 1896 la villa cambiò proprietario e nome, diventando Villa Etelinda e nel 1914 fu acquistata dalla Regina Margherita. Il pittore Claude Monet nel 1874 la dipinse in uno dei suoi quadri di Bordighera, oggi conservato al Museo d’Orsay a Parigi.

Palazzo Garnier

È uno dei numerosi edifici di Bordighera progettati dall'architetto Charles Garnier. In principio era una scuola; divenne poi sede del municipio. Sulla facciata campeggia lo stemma della città: leone rampante su albero di pino. All'interno del palazzo comunale sono conservati alcuni interessanti dipinti, opera di artisti italiani e stranieri attivi in città tra Otto e Novecento.

Gli Apprendisti Ciceroni sono studenti del Liceo Statale Aprosio di Ventimiglia guidati dalla Prof. Gabriella Moraglia.

Gli uditori saranno gli studenti delle classi 3°A -3°B-3°C dell’Istituto Ruffini di Bordighera e della classe 5°U dell’Istituto Superiore Fermi di Ventimiglia.

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