Voto di scambio light: Chiappori e Manitta rinunciano a prescrizione

Giacomo Chiappori e Bruno Manitta hanno scelto di essere processati, mentre gli altri imputati, invece, hanno aderito alla prescrizione

Voto di scambio light: Chiappori e Manitta rinunciano a prescrizione
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Voto di scambio light

Il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori e l'ex assessore Bruno Manitta hanno rinunciato, stamani, davanti al giudice monocratico di Imperia, Antonio Romano, ai benefici della prescrizione del reato, chiedendo di sostenere il giudizio di merito, al processo sul cosiddetto voto di scambio "light" (dunque, non legato alla malavita organizzata), alle elezioni comunali del 2011 di Diano Marina. Per il voto di scambio Chiappori era stato accusato (all'epoca della campagna elettorale per il primo mandato), in concorso con gli altri imputati, di aver chiesto voti alle ultime elezioni, promettendo favori post elettorali.

Il tentato abuso d'ufficio riguarda le presunte spiegazioni chieste a un vigile che aveva multato il titolare di un locale per un dehor considerato abusivo. Gli altri imputati, invece, hanno aderito alla prescrizione: si tratta dell'allora vicesindaco di Chiappori, Cristiano Za Garibaldi; l'ex assessore allo sport Francesco Bregolin; l'amministratore unico della municipalizzata "Gm spa", Domenico Surace col padre di quest'ultimo, Giovanni Surace e il commerciante ambulante, Giovanni Sciglitano. L'inizio del processo per Chiappori e Manitta è stato fissato al prossimo 30 gennaio.

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