Violenze psicologiche all'asilo: ecco perché due maestre sono state condannate

Stando a quanto contenuti negli atti di accusa, sembra che i bambini fossero costretti a stare seduti a tavola, senza poterrsi muovere

Violenze psicologiche all'asilo: ecco perché due maestre sono state condannate
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Schiaffi sulla testa, sulle gambe e sul sedere e poi violenze psicologiche con frasi del tipo "Ti taglio le mani" oppure "Vi stacco la testa". E poi, senz'acqua per quaranta minuti, per non essere riuscito a pronunciare correttamente la parola grazie.

E' quanto viene contestato, nelle motivazioni della sentenza di secondo grado, a due maestre dell'asilo "Pio Più", di piazza San Siro, a Sanremo: Roberta Reginato, 52 anni, e Pamela Pirisi, 30 anni, accusate di maltrattamento nei confronti di minori e rispettivamente condannate a 10 mesi e 20 giorni e a 7 mesi e 3 giorni di reclusione e al risarcimento di duemila euro a ciascuna delle parti civili.

Il verdetto era stato emesso, il 22 marzo scorso, dalla Seconda Sezione della Corte penale di Genova e precisamente dal Collegio composto dai giudici Giuseppe Diomeda (presidente) e Guido Macchiavello e Federico Augusto Mazza.

In primo grado le due insegnanti erano state assolte dal tribunale di Imperia, perché il fatto non sussiste, ma il pm Barbara Bresci ha impugnato la sentenza. Nel mirino i comportamenti vessatori nei confronti di tredici minori, fino a 3 anni di età, costretti a subire "mortificazioni" e "intimidazioni".

Stando a quanto contenuti negli atti di accusa, sembra che i bambini fossero costretti a stare seduti a tavola in maniera talmente composta, da non potersi neppure muovere.

Ma non è tutto. Dovevano anche terminare il cibo nel piatto. In caso contrario, venivano imboccati a forza, tanto da provocare loro conati di vomito e se, per caso, sputavano il cibo, questo veniva raccolto e rimesso in bocca a forza.

Senza contare le diverse forme di castigo. Non di rado i piccoli venivano trascinati, per punizione, in corridoio o messi a letto prima degli altri. Senz'acqua è stato lasciato un bambino di due anni. La decisione del giudice di Appello di ribaltare la sentenza di primo grado, si fonda anche sull'analisi di una perizia realizzata da una psicologa, la quale ha evidenziato come il comportamento di queste due maestre possa avere un carattere traumatico.

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