Ventimiglia: braccio di ferro tra 21 vigili e il Comune

Braccio di ferro: un ricorso contro il giudice del Lavoro di Imperia, Roberto De Martino, è stato presentato da ventuno vigili di Ventimiglia

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Braccio di ferro

Un ricorso contro il giudice del Lavoro di Imperia, Roberto De Martino, è stato presentato da ventuno agenti della polizia locale di Ventimiglia, che in questo modo hanno deciso di opporsi alla decisione, assunta nel settembre del 2017, di rigettare il provvedimento di urgenza (ex articolo 700 cpc) richiesto dai vigili contro il Comune.

Gli agenti

in pratica, chiedevano di sospendere le trattenute sugli stipendi, pagate come indennità di rischio, tra il 2013 e il marzo del 2015 e che secondo la Ragioneria dello stato sarebbero state indebitamente versate. Il giudice, però, ha rigettato il ricorso. Si parla, in media, di somme complessive che si aggirano tra i 200 e i 300 euro a dipendente, anche se poi troviamo chi ne deve restituire circa settecento e chi molto meno.

Dopo aver appreso dalla Ragioneria che quelle somme erano state indebitamente corrisposte, il Comune ha avviato un'operazione di recupero, attraverso trattenute mensili nell'odine di 20-30 euro a ciascun vigile, in quanto è vero da una parte che le indennità sono contemplate dal Contratto collettivo nazionale di lavoro, ma è altrettanto vero che devono sussistere determinati requisiti, che non sempre sono stati riscontrati.

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