Ucciso da un cacciatore: ecco chi era la vittima e cosa è successo

Ucciso: si chiamava Nathan Labolani, 19 anni, di Apricale, il giovane ucciso stamani in un incidente di caccia, avvenuto, verso le 8.

Ucciso da un cacciatore: ecco chi era la vittima e cosa è successo
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Si chiamava Nathan Labolani, 19 anni, di Apricale, il giovane ucciso stamani in un incidente di caccia, avvenuto, verso le 8. Ad ucciderlo è stato un cacciatore di 29 anni, di Ventimiglia, indagato per omicidio colposo. Quest'ultimo avrebbe scambiato il ragazzo per una preda ed ha sparato un solo proiettile (calibro 300 Magnum) con una carabina Winchester.

Nathan è stato preso sulla parte posteriore sinistra dell'addome ed è stato. Il colpo lo ha passato da parte a parte, impossibile salvarsi, malgrado il personale sanitario abbia fatto di tutto per rianimarlo e portarlo in ospedale.

E' intervenuto anche un elicottero che ha verricellato l'equipe medica. L'incidente è avvenuto, mentre due squadre di cacciatori: una di Camporosso e l'altra di Perinaldo (due Comuni della vallata) stavano partecipando a una battuta al cinghiale. A sparare è stato uno della seconda squadra. Sul posto sono sopraggiunti anche i carabinieri, i vigili del fuoco e gli uomini del Soccorso Alpino.

Commenti
Gianni1

considerando che è sempre una vita spezzata, se fai il bracconiere in una riserva di caccia con una battuta al cinghiale in corso, il minimo che possa succedere, purtroppo è questo. Non diamo la colpa alla caccia, se attraversi un autostrada e ti investono, la colpa è delle autovetture? Mettiamoci un poco di logica e tralasciamo le considerazioni di parte dei soliti anticaccia

Umberto Sirtori

Fosse stato un 308 sarebbe morto lo stesso, anche con un 30 30. Certa balistica da osteria è meglio non divulgarla perché anche la sola insinuazione del dubbio che l'utilizzo di un'arma anziché un'altra possa sopperire alla mancanza di prudenza, di per sé, può essere concausa di altri incidenti! LA PRUDENZA NON È ACQUA FRESCA E LA BALISTICA NEPPURE!

Giorgio Mantovani

Ogni anno dopo l'apertura della caccia si riproducono gli incidenti e con essi le polemiche sull'opportunità di consentirne l'esercizio. A parere mio il punto non sta nella caccia ma in coloro che la praticano . Già mi pare poco "sportivo" il metodo attuato di convogliare la preda in un punto come fosse una "tonnara" ,inoltre utilizzare carabine di precisione di quel calibro (ed anche con cannocchiale) lo sembra ancor meno ,sopratutto se a sparare ci sia chi é più preso dalla frenesia di uccidere (e forse ,ancor più ...dalla paura" ) che un saggio ,preparato e "romantico" (come la iconografia lo vuol descrivere) cacciatore

Sal

Mania di sparare agli animali con questo calibro per "elefanti", fosse stato un 308

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