Torna in carcere l'autore dell'attentato incendiario di via Belgrano

Ventura è indagato per i reati di danneggiamento seguito da incendio e tentata estorsione continuata. Gli avevano concesso l'obbligo di dimora, ma ha continuato a perseguitare le sue vittime

Torna in carcere l'autore dell'attentato incendiario di via Belgrano
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Una vicenda giudiziaria che sembra non concludersi mai quella di Ventura.

Torna in carcere l'autore dell'attentato incendiario di via Belgrano

Ventura è indagato per i reati di danneggiamento seguito da incendio (in concorso con la sua compagna che gli aveva fatto da “palo”) e tentata estorsione continuata. Aveva infatti appiccato fuoco a un portone di via Belgrano dove le vittime hanno uno studio professionale, dopo averle precedentemente più volte minacciate.

La caccia all’uomo aveva condotto gli Agenti della Polizia di Stato a Genova, dove l'uomo si era “rifugiato”. Da lì l’applicazione di una misura cautelare meno afflittiva di quella in carcere, ritenuta sufficiente dal Gip genovese ma non da quello imperiese, successivamente interpellato perché territorialmente competente.

Dopo l’interrogatorio di garanzia, però, lo stesso Gip aveva accolto la richiesta della difesa di concedere all’arrestato l’obbligo di dimora in un comune dell’entroterra genovese, sottoponendolo anche all’obbligo di firma giornaliero.

Tuttavia questa misura si è rivelata del tutto inadeguata a far si che l’arrestato si astenesse dal continuare a perseguitare le sue vittime, dal momento che ha continuato ad avanzare telefonicamente le sue richieste estorsive con toni minatori.

Il giudice imperiese non ha potuto far altro che aggravare la misura cautelare e disporre che il Ventura fosse nuovamente condotto in carcere, dove, probabilmente, questa volta resterà a lungo.

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