Quattro indagati per il raid vandalico nella palestra delle scuole

Indagati: 4 giovani (tre ragazzi e una ragazza) sono stati indagati dalla polizia per un raid vandalico avvenuto, nel pallone delle scuole medie Biancheri

Quattro indagati per il raid vandalico nella palestra delle scuole
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Quattro giovani (tre ragazzi e una ragazza) sono stati indagati dalla polizia per un raid vandalico avvenuto, nel pallone pressostatico delle scuole medie Biancheri, di via Roma, a Ventimiglia, utilizzato da centinaia di ragazzi per le loro attività sportive e ricreative. Si tratta di tre minorenni e un diciottenne, tutti residenti nella zona intemelia.

La segnalazione

è giunta, poco dopo la mezzanotte di sabato, quando gli agenti hanno verificato all'esterno della tensostruttura numerosi e ampi squarci verticali nel tessuto plastico ed hanno percepito all'interno voci e movimenti sospetti. Presente anche il gestore della struttura che aveva dato il primo allarme. Alla vista della polizia, i quattro sono scappati. Uno dei fuggitivi, inoltre, ha abbandonato a terra una sacca, con all'interno un coltello a serramanico, due coltelli multiuso e quasi nove grammi di hascisc in piccole dosi da smerciare.

I primi

a essere fermati sono stati un ragazzo di 17 anni e una ragazza di 14 anni, che sono stati presi in consegna poco dopo dai genitori. Il giorno dopo sono stati individuati anche gli altri due componenti della baby gang: un diciottenne ventimigliese, attualmente domiciliato in Francia, e per questo non ancora rintracciato, e un quindicenne di Camporosso, convocato in commissariato della città di confine nel pomeriggio di sabato insieme ai genitori.

Quest'ultimo

inoltre, è risultato il proprietario della sacca contenente i coltelli e lo stupefacente ed è stato indagato anche per detenzione di sostanze stupefacenti al fine di farne commercio e per il porto abusivo di armi improprie. Decisiva la testimonianza di un operatore di polizia che poco prima dell'intrusione aveva riconosciuto tre dei quattro ragazzi incontrandoli casualmente nelle vicinanze della scuola "G. Biancheri". Importanti anche alcuni messaggi compromettenti rilevati nella memoria degli smartphone sottoposti a sequestro e l'individuazione effettuata dagli operatori della volante intervenuta nella notte che li hanno immediatamente riconosciuti.

Gli investigatori dovranno adesso sviluppare l'inchiesta per capire meglio i contorni delle responsabilità di ciascuno e se tra i quattro possano esservi gli autori dell'altro raid vandalico compiuto pochi giorni prima nella stessa palestra. Certamente i danni alla copertura della struttura sono ingenti e potrebbero essere contestati ai genitori degli indagati in qualità di responsabili solidali.

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