Preside indagata per Peculato, per Riesame doveva essere solo sospesa

Per il tribunale del Riesame di Genova, non competente a decidere sull'arresto, la preside avrebbe dovuto essere sospesa per un massimo di 12 mesi

Preside indagata per Peculato, per Riesame doveva essere solo sospesa
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Peculato

Il tribunale del Riesame di Genova ha confermato l'irrevocabilità del rifiuto di convalida dell'arresto; non ha accolto la richiesta degli arresti domiciliari, accogliendo invece quella di sospensione dal servizio, per un periodo limitato di 12 mesi. Questo, in estrema sintesi, è il contenuto dell'ordinanza del Tribunale del Riesame di Genova che, oggi, si è espresso sul ricorso (discusso ieri) presentato dalla Procura di Imperia contro la mancata applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari da parte del gip di Imperia, nei confronti di Anna Rita Zappulla, la preside dell'Istituto Ipsia Marconi, di Imperia e del Colombo, di Sanremo, arrestata dai carabinieri, la sera del 13 aprile, con l'accusa di peculato per avere utilizzato l'auto di servizio della scuola per interessi personali.

La decisione

L'irrevocabilità del rifiuto di convalida dell'arresto, da parte del gip del tribunale di Imperia, Massimiliano Rainieri, dipende dal fatto che la Procura avrebbe dovuto ricorrere per Cassazione, visto che il Riesame non è competente a decidere. L'efficacia del provvedimento di sospensione resta in sospeso fino al pronunciamento della Cassazione alla quale l'avvocato della difesa, Andrea Rovere, ha annunciato che ricorrerà. "L'arresto della preside - ha affermato il legale - rimarrà nella pagina della storia come un provvedimento sproporzionato, visto che lo stesso Tribunale del Riesame ha sancito che al massimo doveva essere sospesa per dodici mesi".

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