Maxi sequestro di abiti contraffatti, un arresto e due denunce: il bilancio dell'ultimo mercato del Venerdì

Il bilancio dell’ultimo servizio ad alto impatto effettuato dai militari della Compagnia di Ventimiglia, che hanno intensificato i controlli in occasione del mercato settimanale del venerdì

Maxi sequestro di abiti contraffatti, un arresto e due denunce: il bilancio dell'ultimo mercato del Venerdì
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Un arresto e un fermo per furto aggravato, due denunce e un maxi sequestro di prodotti contraffatti: è questo il bilancio dell’ultimo servizio ad alto impatto effettuato dai militari della Compagnia di Ventimiglia, che hanno intensificato i controlli in occasione del mercato settimanale del venerdì.

Maxi sequestro di abiti contraffatti, un arresto e due denunce: il bilancio dell'ultimo mercato del Venerdì

Già dalle prime ore del mattino Carabinieri in divisa e in abiti civili hanno dispiegato i servizi nell’area del mercato e nelle vie limitrofe, al fine di contrastare l’abusivismo commerciale tra i banchi autorizzati e la vendita di prodotti con marchio contraffatto.

L’attività ha portato i Carabinieri del Nucleo Operativo, unitamente ai militari della Compagnia della Guardia di Finanza, a denunciare in stato di libertà un 42enne macedone, irregolare sul territorio nazionale e inottemperante al decreto di espulsione emesso nei suoi confronti, al quale sono stati sequestrati 77 articoli di noti marchi di moda con segni palesemente alterati.

Altri 94 articoli sono stati sequestrati dai militari della Stazione di Ventimiglia Principale, che li ha rinvenuti
abbandonati ma già esposti in modo ordinato per la vendita.

Nel frattempo, un turista francese ha subito il furto della propria giacca contenente telefono cellulare, libretto assegni e portafogli. I militari hanno prontamente bloccato l’autore, un 68enne algerino già noto alle forze dell’ordine, il quale - trovato anche in possesso di diversi strumenti da effrazione - stava frugando tra gli effetti personali del francese di cui si era appena appropriato. Per il responsabile, irregolare sul territorio nazionale e con un lungo curriculum di reati contro il patrimonio sono quindi scattate le manette, mentre al legittimo proprietario sono stati restituiti i propri effetti.

 

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