Esplosione sala scommesse: pene ridotte in Appello

Si è chiuso, oggi, con due "patteggiamenti" il processo in Appello relativo all'esplosione, avvenuta il 2 novembre 2015, della sala scommesse "Eurobet"

Esplosione sala scommesse: pene ridotte in Appello
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Si è chiuso, oggi, con due "patteggiamenti" il processo in Appello relativo all'esplosione, avvenuta il 2 novembre 2015, della sala scommesse "Eurobet", di via del Collegio, a Imperia, che costò la vita a due cugini albanesi: Albert Jakupaj, di 19 anni e Aranit Ismajlukaj, 29 anni, morto alcuni giorni dopo al Centro Grandi Ustionati di Genova.

La Prima Sezione della Corte di Appello di Genova, infatti, ha abbassato rispettivamente a 3 anni e a 4 anni le pene nei confronti di: Ippolito Trifilio, cliente abituale (4 anni, in primo grado) e Michele Mucciolo, uno dei soci della Eurobet (4 anni e 8 mesi, in primo grado).

In base all'articolo 559 bis del codice di procedura penale (entrato in vigore con la riforma dell'anno scorso) oggi è stata applicata la cosiddetta "pena concordata" in Appello, una sorta di "patteggiamento" di secondo grado, tra il pg Alessandra Galli e le difese: gli avvocati Loredana Modaffari, per Trifilio e Alessandro Mager, per Mucciolo.

Nello stesso processo ha già patteggiato, in primo grado (1 anno e 6 mesi): Mretjev Ismajlukaj, albanese, cugino delle due vittime (considerato il "palo" e sopravvissuto all'attentato). E', invece, atteso per la prossima estate il processo, nel forme del rito ordinario, contro Alessio Alberigo (altro socio della Eurobet).

Secondo l'accusa, con l'intermediazione di Triflio, i due soci avrebbero assoldato la gang di albanesi per commettere l'attentato e intascare così i soldi dell'assicurazione che servivano per pagare dei debiti. Tuttavia, la sala scommesse nella quale vennero versate le taniche di combustibile venne saturata dai gas della benzina, provocando la devastante esplosione.

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