Custode simula rapina in villa denunciato dai Carabinieri

Custode simula rapina in villa: si sono concluse con un colpo di scena le indagini iniziate lo scorso 15 ottobre dopo il colpo in una casa di Capo Berta

Custode simula rapina in villa denunciato dai Carabinieri
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Custode simula rapina in villa: si sono concluse con un colpo di scena le indagini iniziate lo scorso 15 ottobre dopo il colpo in una casa di Capo Berta.

Custode simula rapina in villa denunciato dai Carabinieri

Si sono concluse con un colpo di scena le indagini portate avanti dai Carabinieri di  Imperia, avviate a seguito della notizia di una rapina in un'abitazione consumata nella mattinata del 15 ottobre scorso.

La prima segnalazione, riferiva un'aggressione da parte di due sconosciuti nei confronti di un uomo, Marco Bellavia 34enne di Imperia, custode di un'abitazione isolata situata su Capo Berta, al confine tra i comuni di Imperia e Diano Marina.

I primi a raggiungere il luogo dell’evento sono stati i militari della Stazione di Diano Marina e quelli del Nucleo Operativo. La vittima ha dichiarato di aver trovato fuori dall'appartamento, dopo un'uscita, tre soggetti con il volto coperto. Dopo averlo afferrato, l'hanno obbligato ad aprire le porte di casa. L'uomo ha dichiarato di essere stato portato in una stanza, dove è rimasto bloccato dalla paura per circa 3 ore.

Gli autori del reato, nel frattempo, avevano asportato il sistema di registrazione delle immagini e aperto la cassaforte, portandosi via il contenuto.

Alcuni particolari hanno lasciato emergere qualche dubbio sulla narrazione degli eventi: la casa non completamente rovistata, le modalità di apertura della cassaforte, l’assenza di ulteriori, significative tracce.

Immediatamente i militari provvedevano a raccogliere le dichiarazioni dell’uomo, per poi sentire il proprietario che casualmente lo stesso giorno sarebbe arrivato dall’Inghilterra.

Il proprietario ha precisato di avere sempre con sé le uniche chiavi esistenti della cassaforte, e di aver provveduto a chiuderla quando aveva lasciato la casa circa un mese addietro. All’interno aveva lasciato 4500 euro circa in contanti.

Dopo alcuni approfondimenti sulla personalità e sulla vita privata del custode dell’abitazione, è emerso un periodo di difficoltà economiche che stava attraversando. I militari del Nucleo Operativo hanno quindi deciso di interrogarlo. Alla fine, ha confessato di aver inscenato la rapina per giustificare la sottrazione del denaro che casualmente aveva trovato nella cassaforte dimenticata aperta o, forse, aperta con una copia delle chiavi. Per lui adesso seguirà un processo per furto aggravato e simulazione di reato.

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