Baby gang francese organizza spedizione punitiva contro italiani, 4 indagati

Baby gang: la polizia ha individuato quattro dei circa venti ragazzi autori di un raid punitivo avvenuto, ieri, dalle parti del ristorante McDonald's

Baby gang francese organizza spedizione punitiva contro italiani, 4 indagati
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Baby gang

Quattro francesi, tra i 17 e 18 anni, appartenenti a una baby gang di circa venti persone che ieri, a Ventimiglia, ha organizzato una spedizione punitiva contro un gruppo di coetanei italiani, sono stati denunciati dalla polizia per tentate lesioni aggravate e danneggiamento aggravato, mentre uno dei quattro - trovato in possesso di spray urticante acquistato in Francia - deve rispondere anche di minacce e porto abusivo di armi.

Il rendez-vous è avvenuto, in via Tacito, di fronte al ristorante McDonald's, locale frequentato dai due gruppi di ragazzi. I francesi arrivano tutti in scooter e, col volto travisato, armati di tubi metallici, si avvicinano ai rivali.

Obiettivo

vendicarsi, forse, per alcuni apprezzamenti di troppo ad alcune ragazze. Numerose le segnalazioni giunte al 112, non appena gli ospiti francesi hanno cominciato a raccogliere e scaraventare pietre contro i rivali. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma un'auto è rimasta danneggiata.

Gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine Liguria e della Squadra Volanti sono subito riusciti a fermare due dei ragazzi in fuga che, in sella a uno scooter, all'altezza di via Dante, avevano urtato un'auto nel tentativo di scappare dalla polizia. Gli agenti hanno sequestrato il ciclomotore e una bomboletta spray urticante. Un'altra coppia di giovani viene intercettata nella vicina corso Genova. Anche in questo caso scatta il sequestro dello scooter unitamente a una maschera in tessuto nascosta all'interno della giacca indossata da uno dei due fuggitivi.

I quattro sono stati portati in caserma e al termine degli accertamenti, i tre minorenni sono stati affidati ai rispettivi genitori. Le indagini proseguono per individuare i complici dei quattro indagati e capire meglio il movente della premeditata aggressione. Al vaglio degli investigatori anche i filmati dei circuiti di videosorveglianza presenti nell'area e nelle vie circostanti. Leggi QUI le altre notizie

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