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Arrestato un 23enne per violenza sessuale di gruppo/ 2 donne struprate/ Foto e Video
Un rifugiato afghano di 23 anni arrestato dalla polizia per violenza sessuale di gruppo. Sarebbe uno dei due stupratori di due giovani donne nigeriane.
E' un 23enne uno dei presunti aggressori di due donne accusati di violenza sessuale di gruppo
Violenza di gruppo: l'arrestato è un 23enne di origini afghane
Un rifugiato afghano di 23 anni è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Ventimiglia con l'accusa di violenza sessuale di gruppo, in quanto ritenuto uno dei due aggressori, che domenica scorsa in una galleria ferroviaria di Peglia ha stuprato due nigeriane di 25 anni.
I poliziotti sono giunti a lui, al termine di una veloce indagine a tappeto. Ieri è stato acciuffato nei pressi del valico frontaliero di Ponte San Luigi, in frazione Grimaldi, di Ventimiglia, dove un agente lo ha riconosciuto grazie alla descrizione resa dalle due donne.
L'uomo, che essendo sottoposto a protezione internazionale, vive regolarmente nel nostro Paese, nei giorni scorsi si era spostato dal nord Est della Penisola al confine, dove lavorava come passeur e per questo deve rispondere anche di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Secondo quanto ricostruito: l'afghano arrestato, che è reo confesso, e l'amico complice della violenza (quest'ultimo tuttora ricercato) avrebbero dato un passaggio in Francia, sabato scorso, alle due ragazze, in cambio di cento euro ciascuna.
Giunti oltre confine, tuttavia, si è bucato un pneumatico della vettura. I quattro si sono così allontanati, lasciando l'auto parcheggiata, ma le nigeriane sono state prese dalla polizia e riportate in Italia. Il giorno dopo, uno dei due afghani ha di nuovo contattato le ragazze, offrendo di portarle di nuovo in Francia, senza pagare ulteriormente.
Le due si sono fidate e una volta incontratisi in frazione Peglia, i due hanno condotto le giovani in galleria - consci che il traffico ferroviario era stato sospeso alcuni giorni per interventi tecnici - abusando di entrambe.
Consumata la violenza, le nigeriane sono riuscite a scappare dalla galleria, dove sono state subito soccorse da due camionisti, un italiano e un ucraino, che hanno allertato i soccorsi, collaborando con la polizia.
Nel giro di poche ore gli agenti hanno controllato oltre quaranta persone, inviando foto dei sospetti alle ragazze in ospedale per il riconoscimento. Il giorno dopo ne sono state controllate altre cento di persone. Alla fine uno dei due autori è stato rintracciato.
