No slot in provincia di Imperia: oltre 2000 cittadini scrivono al Tar

La lettera a nome di oltre 2000 cittadini di Ventimiglia, Bordighera e dintorni a sostegno dello stop alle slot dalle 7 del mattino alle 7 di sera

No slot in provincia di Imperia: oltre 2000 cittadini scrivono al Tar
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera curata da Mara Lorenzi a nome di oltre 2000 cittadini di Ventimiglia, Bordighera e dintorni a sostegno della cosiddetta ordinanza Ioculano, che prevede le slot spente dalle 7 del mattino alle 7 di sera.

No slot durante il giorno in provincia di Imperia: oltre 2000 cittadini scrivono al Tar

Gentili Giudici del TAR Liguria,

Scrivo a nome dei più di 2000 cittadini di Ventimiglia, Bordighera e città vicine che hanno firmato in appoggio all’ordinanza del sindaco Ioculano che ha “spento” le slot machines a Ventimiglia dalle 7 del mattino alle 7 di sera. Sapendo che il TAR Liguria esaminerà a breve due ricorsi contro tale Ordinanza, vi chiediamo rispettosamente di leggere questo messaggio a più di 2000 voci.    

Siamo cittadini che desiderano una società sana e serena. Sosteniamo l’Ordinanza Ioculano perché la sua prescrizione è finalmente trasformativa della relazione tra il gioco lecito e il benessere sociale, e favorisce realisticamente la tutela di diritti sanciti dalla Costituzione.

Lo Stato divenuto imprenditore ha voluto trasformare il gioco d’azzardo lecito in una proposta irresistibile. Ma il successo fiscale è al prezzo di importanti impegni disattesi che causano sofferenza umana. Slot machines offerte in modo capillare e ossessivo minano l’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute. Minano l’articolo 47 della Costituzione, che incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme. Disattendono gli aspetti sociali dell’articolo 41 della Costituzione, secondo cui la libertà dell’iniziativa economica privata non può essere in contrasto con l’utilità sociale o recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. E a nostro parere minano la libertà stessa dell’iniziativa economica privata, perché il gioco lecito immette 100 miliardi di Euro all’anno nell’imbuto Stato-Filiera sottrendone buona parte all’economia sana.  

 Per correggere questo panorama ci affidiamo a Voi, giudici del TAR. Perché nel vuoto legislativo lasciato dallo Stato e da tante Regioni tra cui la Liguria, sono state le vostre sentenze a permettere alle ordinanze dei Sindaci di difendere la societa’. Ma le ordinanze e sentenze emesse finora, che limitano di qualche ora gli orari delle slot secondo una dottrina di “proporzionalità" tra le esigenze della salute pubblica e quelle economiche degli operatori del settore, non correggono la deviazione che innesca i problemi.

C’e’ bisogno di un evento trasformativo che sradichi abitudini rischiose e restituisca terreno alla fisiologia sociale. Lo attua l’Ordinanza del Sindaco Ioculano che crea paletti fisiologici di tempo e di spazio per il gioco lecito: di giorno si lavora, si studia, e si interagisce con il prossimo e la natura; finito il lavoro, il momento di relax puo’ includere senza problemi una visita alle slot machines. Ricordiamo che l’Ordinanza Ioculano non si pone contro alcuna legge vigente. Non c’e’ ad oggi legge o normativa che specifichi per quante ore devono essere funzionanti le slot machines.

Ringraziamo della considerazione, e vi affidiamo le nostre speranze. Che il TAR Liguria voglia essere pioniere nell’inaugurare una gestione piu’ equilibrata dei rapporto Stato-Cittadini nel gioco lecito. E che dia alla Provincia di Imperia, da anni classificata tra le ultime province Italiane per qualità della vita, uno strumento da estendere a tutte le sue citta’ per iniziare un realistico esperimento di miglioramento sociale.

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