L'anno nero del cinema italiano

Il 2017 si è chiuso con un calo di incassi e spettatori che supera il 12%. A pesare, l'assenza di Checco Zalone dalle sale

L'anno nero del cinema italiano
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Se il 2017 ha visto risultati quasi da record per i musei italiani, altrettanto non si può dire dell'anno precedente per i cinema del nostro paese.

L'anno nero del cinema italiano

Secondo i dati dell’ANICA, l'Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali, il 2017 avrebbe registrato un calo notevole degli spettatori.

Le presenze nel 2016 avevano infatti superato i 105 milioni. Nel 2017 si parla di 92 milioni, ben il 12% in meno. Tradotto in incassi significa un calo di 77 milioni, l’11% in meno dell’anno scorso. Il risultato peggiore dal 2014.

Eppure l’offerta non è così cambiata: 536 il numero di film proposti, neanche una ventina in meno rispetto al 2016 (invariato il numero di film in 3D).

La spiegazione, fornita dalla stessa ANICA, starebbe nell’assenza di Checco Zalone, una calamita di pubblico capace di fare la differenza. Tra i film di produzione nazionale che hanno superato di poco i 10 milioni di incasso, troviamo quest'anno “L’ora legale” e “Mister Felicità”. Per rendere l’idea del fenomeno Zalone, nel 2016 "Quo Vado" aveva incassato 65 milioni, il 34% degli incassi e il 31% di presenze del cinema italiano.

Al primo posto tra le produzioni internazionali, "La bella e la bestia" di Walt Disney.

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