Italiani brava gente: Liber Theatrum celebra la Giornata della Memoria

Italiani brava gente: Liber Theatrum celebra la Giornata della Memoria
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LIBER theatrum ancora protagonista delle celebrazioni della Giornata della Memoria, dedicate al ricordo dell’Olocausto e al dramma della Shoah.

Italiani brava gente: Liber Theatrum celebra la Giornata della Memoria

"Italiani brava gente" per la regia di Diego Marangon (scenografia Liliana Pasquali, tecnico audio Stefano Hutter), è il titolo del nuovo spettacolo che vedrà sul palco avvicendarsi più di 20 interpreti e andrà in scena al Teatro Comunale di Ventimiglia. L'appuntamento sarà duplice: venerdì 25 Gennaio nella mattinata, in maniera riservata per gli studenti delle Scuole Medie Superiori, e la sera - alle ore 21.00 – come spettacolo inserito nel cartellone della stagione teatrale della città di confine, a ingresso libero e gratuito per la cittadinanza.

Domenica 27 gennaio alle ore 17 prevista invece la replica al Palazzo del Parco di Bordighera.

Lo spettacolo gode del patrocinio e del contributo delle città di Ventimiglia e Bordighera.

Lo spettacolo

Continuando nella ricerca storica, condotta in questi ultimi anni, dedicata ai vari aspetti della tragedia ebraica perpetrata in particolare dai nazisti, quest’anno l’attenzione del gruppo teatrale ventimigliese è caduta anche su quanto accadde in Italia più specificatamente all’indomani della promulgazione delle leggi razziali nelsettembre del 1938, tra indifferenza e complicità.

Prendendo in prestito il titolo del famoso film del 1964, ma occupandosi di tutt’altro e soprattutto sottolineando che tanti, troppi italiani, in quel momento storico furono tutt’altro che “brava gente”, quest’anno la lente d’ingrandimento è stata posta sul comportamento non solo del duce Benito Mussolini e della dittatura fascista, ma anche soprattutto, conseguentemente, su quello dell’italiano medio dell’epoca.

Esaminando cioè la scelta fatta dal semplice cittadino che, ubriacato dalla propaganda dell’epoca, sostenuta dalla complicità di Casa Savoia, scelse di chiudere gli occhi facendo finta di non vedere che cosa stava accadendo attorno a sé o volgendo lo sguardo dall’altra parte, approfittando del nuovo stato di cose nel mondo universitario e imprenditoriale e traendoquindi profitto e giovamento dalle conseguenze delle leggi razziali emanate a totale discapito della comunità ebraica. Senza dimenticare i sostenitori entusiasti, i silenziosi complici e gli altrettanto vili delatori che approfittarono a loro benefico di quanto stava avvenendo. Intorno a tutto ciò poche, deboli e tardive le voci contrarie, addirittura accusate di pietismo, poco ascoltate e messe a tacere con minacce e violenza.

Un viaggio a ritroso nella storia d’Italia per capire e scoprire cosa successe nel nostro paese ottanta anni fa e che, seppure con diverse ma più articolate caratteristiche, rischia di replicarsi ai giorni nostri, in un contesto sociale in cui, abilmente manovrati e manipolati da chi intende sfruttare politicamente tali fenomeni, sono proprio gli “ultimi” a essere i più accaniti e ferocisostenitori di tale fenomeno, semplicemente per ritrovarsi su un gradino leggermente più alto della scala sociale.

Tutto ciò in un momento storico in cui l’etnia, la razza, il colore della pelle, la diversa provenienza geografica, stanno diventando uno spartiacque sempre più decisivo per avere diritto alla sopravvivenza, si è quindi sentita forte l’esigenza di alzare il velo su ciò che è stato e che non si deve più ripetere.

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