Giornata della Memoria: medaglia d'oro al deportato Ferrero

Una medaglia d’onore come ex deportato nei campi di sterminio nazisti sarà consegnata, lunedì prossimo (27 gennaio), a Bernardino Ferrero

Giornata della Memoria: medaglia d'oro al deportato Ferrero
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Giornata della Memoria

Una medaglia d’onore come ex deportato nei campi di sterminio nazisti sarà consegnata, lunedì prossimo (27 gennaio), a Bernardino Ferrero, padre del veterinario Enrico, quest'ultimo di Vallecrosia, località in cui si svolgerà la principale manifestazione provinciale della Giornata della Memoria. Ferrero nacque, il 12 dicembre 1919, a Torino e partì a militare nel marzo del 1940, rientrando a casa soltanto nel luglio del 1945, dopo essere stato inviato sul fronte francese, poi su quello albanese e, infine, in Grecia, come esercito d'occupazione.

Afferma lo storico Capaccio

“Qui, dopo l'8 settembre 1943 - ricorda lo storico Roberto Capaccio - fu arrestato dai nazisti e inviato in Germania perché, come altre centinaia di migliaia di militari italiani, non accettò di arruolarsi nell'esercito tedesco né in quello della Repubblica Sociale Italiana”. Passò, quindi, quasi due anni prima in un campo di lavoro e poi in un campo di concentramento, dai quali ritornò vivo nel luglio del 1945. Morì nel 2006. Bernardino non era ebreo, ma venne deportato come centinaia di italiani che non accettarono il ricatto di entrare nell'esercito nazista o nella Repubblica Sociale.

Parla il figlio

“Mio padre, tra l’altro, non potè neppure godere dei diritti che spettavano ai prigionieri di guerra - racconta il figlio - perché i nazisti, dopo la rottura dell'alleanza con l’Italia, che si era unita al blocco di Stati Uniti, Francia e Russia, consideravano i nostri militari degli internati”.

Articolo e intervista completa sul settimanale "La Riviera"

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