Decine di migranti ancora nel Roja: don Rito apre il sagrato e organizza un falò
Un falò attorno al quale hanno distribuito bevande e pasti caldi, è stato organizzato, stamani, a Ventimiglia, da don Rito Alvarez, parroco della Gianchette, che ha aperto il sagrato della chiesa di Sant’Antonio ai migranti accampati abusivamente sul greto del fiume Roja.
Un falò attorno al quale è stato distribuito un po' di cibo, è stato organizzato, stamani, a Ventimiglia, da don Rito Alvarez, parroco della Gianchette, che ha aperto il sagrato della chiesa di Sant'Antonio, in via Tenda, ai migranti accampati abusivamente sul greto del fiume Roja.
Decine di stranieri, soprattutto centroafricani, che malgrado il gelo e la neve hanno preferito dormire nelle tende, scaldati da qualche falò acceso sul fiume, pur di non trasferirsi nel più attrezzato centro di accoglienza del parco Roja, dove potrebbero beneficiare di vitto e alloggio gratuito, ma temono di essere identificati e schedati, vedendo così compromesso per sempre un loro futuro ingresso in Francia.
Per chi viene identificato nel nostro Paese, infatti, viene riconosciuto l'ingresso in Italia e, una volta entrato abusivamente in Francia, lo straniero così scoperto verrebbe subito respinto alla frontiera di provenienza.
Il parroco ha anche aperto le porte della chiesa, per chi volesse entrare e trovare temporaneo riparo dal freddo. E' probabile che in giornata vengano distribuite anche bevande calde. Al momento sono una sessantina i migranti convinti a trasferirsi al Parco Roja. Molti, tuttavia, hanno declinato l'invito.