Chiesa: esplode un caso a Imperia dietro al Coro di San Giovanni

Coro di San Giovanni: il parroco monsignor Bezzone accusato di aver sciolto il coro, è costretto a intervenire per fare chiarezza sulla vicenda

Chiesa: esplode un caso a Imperia dietro al Coro di San Giovanni
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Coro di San Giovanni

"Cari parrocchiani, visto che sta girando in queste ore la voce che avrei sciolto il Coro di San Giovanni, per far posto ad altre persone di mia conoscenza, formando un coro alternativo, devo intervenire, per fare chiarezza, perché non ho sciolto nulla". A dirlo è Ennio Bezzone, parroco di San Giovanni, a Imperia. "Avevo proposto un allargamento del Coro San Giovanni, peraltro poco numeroso: domenica alla festa di San Luca erano in quattro o cinque, più l'organista - avverte il prelato - e avevo parlato con i coristi di San Giovanni, proponendo il contributo di alcune voci nuove da me conosciute. Nonostante tutti avessero accettato all'unanimità, ben presto sono iniziati i brusii alle mie spalle".

Prosegue monsignor Bezzone: "Ad onor del vero la maggior parte dei componenti il coro San Giovanni, una dozzina tutti onegliesi, erano d'accordo davvero; due o tre, no. Per evitare tensioni ho, quindi, deciso di separare le due realtà, offrendo al Coro San Giovanni la possibilità di proseguire ad animare la messa domenicale delle 11.30 che, mi si dice, sia sempre stata quella animata dal coro San Giovanni e lasciando, ai singoli componenti piena libertà di continuare nel San Giovanni, di aggregarsi agli altri coristi formando un ulteriore coro, o di partecipare a entrambi i cori".

Aggiunge il parroco: "Poiché, però, non mi piacciono le divisioni nella Chiesa, e lo spettacolo di rifiuto cui avevo assistito da parte di taluni non mi é piaciuto perché antievangelico, ho riconosciuto come unico coro parrocchiale, il Coro dei Giovani che canta alla messa delle 10".

Il sacerdote, tuttavia, precise che: "E' una questione meramente formale. Gli altri cori, fossero anche cento, sono tutti comunque bene accetti ed accolti, nella misura in cui si mettono a servizio per quel che necessita alla parrocchia, e possono svolgere il loro servizio alla comunità concordandolo previamente con me e col vice parroco".

Eancora. "Sia ben chiaro : non ho mai parlato di scioglimento del cosiddetto Coro san Giovanni; anzi: ho proposto loro un impegno maggiore, se vorranno, cioè quello di cantare anche ogni domenica, accolti ed apprezzati. Questa è la sola verità dei fatti che può essere testimoniata da almeno una decina di persone, presenti all'ultima riunione che ho tenuto col Coro San Giovanni la sera di lunedì scorso, 21 ottobre, presente anche il vice parroco don Dario".

Conclude: "Spero che questo mio intervento possa servire a chiarificare meglio le cose, mentre invito tutti i parrocchiani ad essere autentici costruttori di comunione, di reciproco rispetto e di amore alla verità delle cose, ricordando a tutti che la Chiesa dev'essere un luogo diverso da ogni altro luogo, dove tutti possono sentirsi a casa propria se sanno accogliersi a vicenda, servire i fratelli e non avanzare privilegi o diritti solo perché "si è sempre fatto così" o " io sono qui da più anni di tutti gli altri quindi comando io". Questi modi di fare non sono autenticamente cristiani, scandalizzano chi non va in chiesa giustificandoli nel non andare, e non costruiscono unità tra di noi: dobbiamo invece imparare a essere davvero gioiosi e autentici testimoni della nostra fede. Ho fiducia che, con buona volontà, ci riusciremo".

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