Anno amaro per il miele in Liguria: morta 1 ape su 3

Azzerata la produzione del miele d’acacia e dimezzata quella di castagno: il 2019 sarà ricordato come l’anno buio dell’apicoltura ligure

Anno amaro per il miele in Liguria: morta 1 ape su 3
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Azzerata la produzione del miele d’acacia e dimezzata quella di castagno: il 2019 sarà ricordato come l’anno buio dell’apicoltura ligure, da levante a ponente, dove è stata compromessa l’intera produzione a causa della siccità di marzo, seguita dal meteo particolarmente capriccioso di aprile e maggio, con vento, pioggia, grandine e sbalzi termici considerevoli. Il clima anomalo ha vanificato il lavoro delle api, che a malapena hanno trovato nettare sufficiente da portare nell’alveare per nutrirsi e ha costretto gli apicoltori a misure d’emergenza per salvare almeno gli sciami, che comunque si sono ridotti di oltre il 30%.

È quanto emerge dall’elaborazione di Coldiretti Liguria su dati ALPA, diffusa oggi in una nota trasmessa a Regione Liguria nella quale l’Organizzazione agricola ha chiesto lo stato di calamità per la grave situazione in cui verte un importante tassello dell’economia agricola locale Ad oggi il settore conta, a livello regionale, un totale di 30.815 alveari, gestiti da 2.299 allevatori apistici, di cui 1202 in provincia di Genova, 753 a Savona, 538 a La Spezia e 451 a Imperia, tra i quali, nell’ultimo triennio, sono cresciute del 40% le imprese professionali, raggiungendo le 836 unità, mentre gli apiari sono stati incrementati addirittura dell’80%.

“È stata una primavera fuori dalla norma e le famiglie di api della zona hanno patito tanto. Sia il miele di acacia che quello di ciliegio selvatico sono andati perduti, mentre il castagno si è ridotto del 60%. Noi, come azienda, abbiamo salvato la nostra annata in extremis spostando fisicamente le api che sono riuscite a sopravvivere e a produrre a fine maggio del miele di millefiori, erica, melata. È comunque un anno da dimenticare.” Commenta Luca Megiovanni, apicoltore di Coldiretti Imperia.

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