Aldo Alberto resta presidente ligure della Confederazione Italiana Agricoltori

Votato all'unanimità dagli 85 delegati in rappresentanza di oltre 6500 imprese agricole

Aldo Alberto resta presidente  ligure della Confederazione Italiana Agricoltori
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Aldo Alberto resta presidente ligure della Confederazione Italiana Agricoltori

Votato all'unanimità dagli 85 delegati in rappresentanza di oltre 6500 imprese agricole

Aldo Alberto è stato riconfermato per i prossimi 4 anni presidente ligure della Confederazione Italiana Agricoltori. Lo hanno votato all’unanimità gli 85 delegati in rappresentanza di oltre 6500 imprese agricole di cui 3155 iscritte alla CCIAA e di 12.000 pensionati aderenti.

“ L’impresa familiare è il nostro punto di riferimento, ma non può essere lasciata sola – ha spiegato Aldo Alberto nella sua relazione -. Le aziende vanno accompagnate in un percorso che faccia crescere forme nuove di organizzazione , come le reti di impresa, o ogni forma che preveda aggregazione e promozione del prodotto. La nostra dovrà essere un’agricoltura inclusiva, capace di coniugare produttività, efficienza e fornitura di servizi che arricchiscano di valore il prodotto, sia quello del ciclo di coltivazione che “il territorio” stesso dove viene coltivato.

Noi siamo i manutentori del territorio. E’ un concetto che in Liguria vale il doppio e tutti, politica e pubblica amministrazione, devono esserne consapevoli”.

Gli ultimi dati confermano il rinnovato interesse dei giovani per l’agricoltura e Cia Liguria è diventata riferimento per molti di questi. Lo dimostrano le 350 domande di primo insediamento già presentate al PSR e almeno un altro centinaio che giungeranno entro il 15 febbraio.

“ Investire sui giovani deve diventare il principale obiettivo della nostra visione delle politiche agricole e della strumentazione che CIA deve darsi – ha sottolineato il rieletto presidente di Cia Liguria -. Le nuove generazioni sono importanti non solo per il dato anagrafico ma anche per le diverse visioni che sono in grado di proporre. I giovani saranno la nuova agricoltura ligure, supportati dalla esperienza delle generazioni precedenti” .

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