Addio al caporeparto Giancarlo Panizzi

Il commosso ricordo del badalucchese Giso Orengo

Addio al caporeparto Giancarlo Panizzi
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Addio al caporeparto Giancarlo Panizzi

Il commosso ricordo del badalucchese Giso Orengo

"Oggi è una giornata di dolore per tutti noi. Desideriamo portare il nostro messaggio di vicinanza e affeditto ai familiari del nostro collega Giancarlo Panizzi, che ci ha appena lasciati.  Giancarlo era un nostro storico Caporeparto e lavorava con noi sin dall’apertura dell’ipermercato. Tutto lo staff sentirà la sua mancanza"

Con questo messaggio i colleghi del Conad di Arma di Taggia hanno comunicato ieri  il decesso del loro amato collega. Panizzi era un componente della Banda di Badalucco, paese di origine. Ecco un commosso ricordo da parte di Giso Orengo.

"Con Giancarlo perdiamo tutti. Perde innanzitutto la sua Famiglia, naturalmente, che da oggi dovrà fare a meno del suo riferimento principale; perde la banda musicale Santa Cecilia di cui Giancarlo faceva parte da sempre, come suo padre Rougè con cui condivideva la passione per il sassofono: lo amavano, lo accarezzavano come un figlio, come un qualcosa di caro da custodire con gelosia.
Perde la Pro Loco, di cui Giancarlo era uno dei protagonisti, se non il principale senz’altro uno dei più significativi. Per l’Associazione Egli si prodigava in ogni frangente e in ogni modo ma sempre con la voglia di fare che contraddistingue e sorregge i Baücôgni. Con Giancarlo perdiamo tutti quanti perché la sua imprevista ed imprevedibile dipartita, ci mette di fronte, una volta di più, alla fragilità della nostra esistenza; non che prima non si sapesse, altri decessi traumatici avevano detto la stessa cosa, ma ogni volta che la Dama Nera colpisce in modo così feroce e spietato quella fragilità si assottiglia sempre più ed appare sempre più labile.
Con Giancarlo vanno via pezzi di vita trascorsi insieme in gioventù: interminabili partite a calcio “in tu Giardin du prevostu”, tornei improvvisati con squadre improbabili costituite secondo il rione di appartenenza. Giancarlo era uno di quelli preposti a formare le squadre: toccava a lui quasi sempre perché ci metteva impegno nel suddividerci, sceglieva con calma, ponderava bene le forze in campo in modo tale da equilibrare il gioco e l’andamento della partita. Non gradiva lo squilibrio. Ragionava con la meticolosità tipica del ragioniere, strada che poi intraprese frequentando l’Istituto Colombo di Arma di Taggia. Gol validi o sospetti, falli da ammonizioni o espulsione, causavano interminabili ed inevitabili discussioni. Lui si surriscaldava come tutti, ma non troppo: in fin dei conti un ragioniere non poteva perdere la testa.
Con Giancarlo perdono i colleghi di lavoro al supermercato Conad in cui era entrato da giovane come operaio generico. Indubbie capacità, serietà e attaccamento al lavoro, lo aiutarono a guadagnare stima e importanti responsabilità da capo reparto. Oggi Badalucco lo saluterà per l’ultima volta, conscio di aver perso un altro pezzo importante della sua forza ma con la certezza che il suo ricordo ne arricchirà la storia.
Giso Orengo"

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