Mostra su Monet altro flop della Giunta Pallanca, niente soldi a bilancio

In un lungo incontro con gli organi di informazione, il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito ha messo in luce altre mancanze della precedente Giunta

Mostra su Monet altro flop della Giunta Pallanca, niente soldi a bilancio
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In un lungo incontro con gli organi di informazione, il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito ha messo in luce altre gravi mancanze della precedente amministrazione retta dal sindaco Giacomo Pallanca.

Una su tutte: la mostra di Monet, attesa per fine aprile del 2019, che dovrebbe restare per i tre mesi successivi. Motivo? La spesa complessiva della mostra è di 572mila euro, contro i 250mila euro del calendario annuale delle manifestazioni. E fin qui ancora tutto bene.

E’ un evento importante. Come sarà finanziato, però? Novantamila euro dovrebbero provenire dalla Fondazione San Paolo; altri soldi dalle voci: contributi bigliettazione, vendita cataloghi, sponsor e via dicendo. E il resto? Parliamo di 295mila euro, chi li mette? “Li deve mettere il Comune di Bordighera - afferma Ingenito - ma pur trattandosi di spesa corrente, la precedente amministrazione non li aveva assolutamente messi a bilancio. Insomma, la precedente Giunta ha rifilato padellate di aria fritta”.

Ingenito, infatti, dopo essersi concertato con il sindaco di Dolceacqua, Fulvio Gazzola, che ospiterà una parte della mostra, si è rivolto agli uffici per chiedere lumi su questa spesa. “Non ne sappiamo nulla - dichiara Ingenito - è stata la risposta degli uffici. Non abbiamo mai avuto conoscenza di questo importo”.

Tra l’altro non esiste neppure un soggetto individuato per organizzare un evento di tale portata, non solo culturale ma anche economica. Ingenito, però, ha annunciato di voler incaricare un super manager della zona di Genova, che opera tramite una Fondazione, il quale potrebbe salvare l’evento, che altrimenti potrebbe finire in mani, se non sbagliate, incapaci.

“E’ una scelta obbligata”, afferma Ingenito. Il nome resta ancora top secret, ma quando il project manager avrà ricevuto l’ok della Fondazione per procedere, allora sarà reso noto. Sul come fare per trovare i 295mila euro necessari, non essendoci alcuna previsione di bilancio, Ingenito ha annunciato di utilizzare la carta dei condoni, rispolverandone un centinaio rimasti fermi dentro un cassetto, risalenti agli anni 1985, 1994 e 2003. Pratiche che non erano mai state toccate, con l’Ufficio Tecnico, rimasto fermo in questi anni. Da questi condoni potrebbe venire una parte del denaro, senza, quindi, procedere a tagli delle spese.

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