Medico e sacerdote aprono una scuola in Africa, ora si può adottare

Un medico e un sacerdote hanno creato una scuola in Africa e adesso e possibile anche adottarla. Con un contributo di 50 euro si può mantenere un bambino

Medico e sacerdote aprono una scuola in Africa, ora si può adottare
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Medico e sacerdote

Parte da Sanremo, ma coinvolge anche San Biagio della Cima, Seborga e altre località del ponente, l'iniziativa di "adozione" di una scuola nella Repubblica Centroafricana. Grazie all'impegno del medico Leodino Guadagno, che la fece costruire assieme al parroco Pierre Long-Gnan, parroco della diocesi di Kaga-Bandoro, col sostengo di molti volontari, oggi circa cinquanta bambini hanno la possibilità di studiare.

"Il progetto è partito circa cinque anni fa - racconta Guadagno - quando durante un pellegrinaggio a Lourdes ho incontrato, per caso, Pierre Long-Gnan, che ebbi occasione di conoscere nel periodo tra il 1982 e il 1984, durante una missione umanitaria in Centroafrica".

Prosegue: "Vidi che indossava una camicia con la scritta Banguì, la capitale della Repubblica Centroafricana, così lo fermai e gli chiesi, se fosse casuale quella scritta. Lui rispose, che era proprio di Banguì". Il sacerdote resta piuttosto colpito e chiede a Guadagno, se conosce quella zona. "Gli dissi che sono stato due anni a Bocaranga e quando mi ha risposto che lui era proprio di quella città, allora ho capito che doveva essere uno di quei ragazzi che faceva parte di un gruppo di giovani, all'epoca aveva appena 15 anni, che ruotavano attorno alla nostra missione. Gli dissi: 'Ti ricordi, di me? Sono il dottor Lion', così come mi chiamavano".

E' stato allora che si è rinnovato il rapporto di amicizia, tra il medico e il parroco, che ha portato alla creazione della scuola. Pierre Long-Gnan, attualmente lavora per la Conferenza Episcopale centroafricana ed è impegnato, pensate un po', nella traduzione in lingua Sango del Nuovo Testamento. Dopo una formazione dai Gesuiti, ha preso due lauree, una breve anche in ingegneria, e parla ben undici lingue: tre europee e otto africane. "La scuola viene mantenuta grazie all'impegno di tanti amici - conclude Guadagno -. Sono coinvolte persone di Sanremo, ma anche di Lavagna, San Biagio e altre località della nostra provincia".

Per mantenere questi bambini agli studi, dando loro anche da mangiare a scuola, per tre volte alla settimana, bastano cinquanta euro all'anno. Con questi soldi, il parroco può acquistare il cibo e pagare gli insegnanti. Chiunque fosse interessato ad aderire a questa iniziativa umanitaria, può contattarmi al seguente indirizzo mail guadagno.leodino@gmail.com o al numero 349/6185255".

Per attenuare le grandi distanze religiose che esistono tra le diverse etnie del Paese, il parroco ha voluto nella propria scuola, non solo cattolici, ma anche musulmani e bambini provenienti da altre religioni. Pierre Long-Gnan viene scherzosamente battezzato come il "prete salviniano", quando afferma: "Non voglio che gli africani vengano in Europa, ma che l'Europa si impegni a sviluppare il nostro Paese, per questo motivo chiedo un aiuto". Tra i sostenitori dell'iniziativa, oltre a Guadagno, troviamo: Mirco Biamonti e Rita Regina, di San Biagio della cima; Laura Casanova, di Dolceacqua; Federico Luciani di Lavagna (Genova), che è il riferimento di un gruppo teatrale di ragazzi che organizzano spettacoli di beneficienza e in un caso ha collaborato anche il sindaco di Seborga, Enrico Ilariuzzi.

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