Droga: chieste 21 condanne per gli imputati dell'operazione Porta a Porta

Si è chiusa con 21 richieste di pena, tra i 4 e i 5 anni di reclusione ciascuna (e ammende tra i 10 e i 30mila euro), oggi, davanti al gup Anna Bonsignorio, di Imperia, la requisitoria al processo in abbreviato, nei confronti degli imputati dell’operazione “Porta a Porta”

Droga: chieste 21 condanne per gli imputati dell'operazione Porta a Porta
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Si è chiusa con 21 richieste di pena, tra i 4 e i 5 anni di reclusione ciascuna (e ammende tra i 10 e i 30mila euro), oggi, davanti al gup Anna Bonsignorio, di Imperia, la requisitoria al processo in abbreviato, nei confronti degli imputati dell’operazione “Porta a Porta”, che nel maggio del 2017 consentì ai carabinieri di Sanremo di sgominare una rete di spaccio di stupefacenti.

Stralciate le posizioni dei fratelli Matteo e Luca Rinaldi, di 25 e 19 anni, indagati in un procedimento a parte. Il pubblico ministero Antonella Politi ha applicato il “primo comma” del Dpr 73/90 che riguarda l’ingente quantitativo; mentre le difese sostenute dagli avvocati Stefania Lombardi e Luca Ritzu, hanno chiesto al giudice l’applicazione del “quinto comma” (lieve entità).

Le richieste di pena - in prevalenza di: 4 anni e 8 mesi, 4 anni e 10 mesi e 5 anni - hanno riguardato altrettanti nordafricani, soprattutto marocchini, arrestati durante il blitz. Il giudice ha quindi rinviato al prossimo 18 luglio per le repliche e la sentenza.

I fatti. Il blitz scattò dopo un anno di indagini, pedinamenti e intercettazioni. L'operazione è stata denominata "Porta a Porta" perché uno dei principali indagati, andava a riscuotere i debiti dai suoi acquirenti direttamente nelle loro abitazioni.

Infatti a seguito di una perquisizione, i militari lo avevano trovato in possesso di 10mila euro contanti. Per le ordinazioni di droga tramite sms gli acquirenti scrivevano messaggi in codice utilizzando nomi di fantasia come caffè, terra, prugne e via dicendo e aggiungendo diversi segni di punteggiatura per definirne la quantità. I due fratelli - secondo l’accusa - compravano la merce in grosse quantità a Milano per poi rivenderla sulla piazza sanremese.

- Samir Ouammou, marocchino 41enne, vive a Sanremo nel centro storico

- Larbi Ghayat, marocchino 53enne, residente nella Pigna

- Tarik Send, marocchino 29enne, vive a Sanremo

- Jeid Yey, sedicente libico 46enne, senza fissa dimora in Italia

- Mounaim Elamri detto Akram, marocchino 29enne, vive ad Arma di Taggia

- Younes Elamri, marocchino 28enne, residente a Riva ligure

- Kamal Lakhdimi, marocchino 38enne, residente a Sanremo

- Mohamed Rabbah, marocchino 27enne residente a Riva ligure

- Aissa Sobhi, marocchino 29enne, residente nella Pigna

- Gueye Fallou, senegalese 31enne, vive a Sanremo

- Hassan El Badaoui, marocchino 48enne, residente a Modena

- Kamal El Zaroui, marocchino 41enne, residente a Sanremo

- Amine Boukhami, marocchino 35enne, residente a Sanremo

- Matteo Rinaldi, sanremese 25enne

- Ester Wanessa Soares Cardoso, brasiliana 45enne residente nella Pigna

- Mohammed Rabbah, marocchino 26enne, residente a Riva ligure

- Miloud Sallaye, algerino 39enne, residente a Sanremo

- Rachiid Naanii, marocchino 34enne, residente a Sanremo

- Redouane Er Rachdi, marocchino 44enne, residente a Sanremo

- Mohcine Soulane, marocchino 33enne, residente a Sanremo

- Houssam Ham, marocchino 36enne , residente a Sanremo

- Lahcen Sahrami, marocchino 32enne, senza fissa dimora in Italia

Operazione antidroga Porta a Porta Carabinieri Sanremo 22 maggio 2017
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