Bussana Vecchia, la replica del M5S all'assessore Menozzi: "un fallimento totale, 13 famiglie a rischio sgombero"

Paola Arrigoni, portavoce del M5S in Consiglio Comunale a Sanremo risponde alle affermazioni dell’assessore Menozzi sulla situazione a Bussana Vecchia

Bussana Vecchia, la replica del M5S all'assessore Menozzi: "un fallimento totale, 13 famiglie a rischio sgombero"
Pubblicato:
Paola Arrigoni, portavoce del M5S in Consiglio Comunale a Sanremo risponde alle affermazioni dell’assessore Menozzi.

Bussana Vecchia, la replica del M5S all'assessore Menozzi

Le dichiarazioni dell’assessore sono assolutamente sconcertanti a fronte dell’arrivo di 13 pre-avvisi di sgombero  per il Borgo di Bussana Vecchia da parte del Demanio a causa dell’inerzia proprio del Comune Sanremo. 
L’assessore afferma  che non ci sono i soldi per l’acquisizione e che il comune è lasciato solo e che serve una legge in merito? Ma siamo su scherzi a parte?
Questo è il risultato a cui è arrivato dopo 3 anni da quel Consiglio Comunale che aveva discusso il ns. O.d.G. in difesa di Bussana Vecchia e aveva visto l’unanimità delle forze politiche per salvaguardare il Borgo? Afferma che fino a oggi nessuno ha messo sul tavolo un euro?
A parte che non pensavamo fosse stata avviata una sottoscrizione ma volevamo ricordare all’assessore che esistono finanziamenti europei, quali i Fondi Strutturali di Investimento Europeo 2014-2020 destinati a specifiche aree tematiche,  finanziamenti nazionali o regionali derivanti da programmi e relativi accordi.  Finanziamenti nazionali per i beni culturali. Lo Stato, tramite il Ministero per I beni e le Attività Culturali ed il Turismo (MIBACT), prevede lo stanziamento di risorse proprio per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale che potrebbero servire anche per la messa in sicurezza e i vari restauri. Esistono patrocini di fondazioni, sponsorizzazioni, erogazioni liberali.  Di tutto, di più.
Il 21 luglio del 2017 l’assessore rispondendo a una mia interrogazione affermava: “Elemento fondamentale per il reperimento di qualsivoglia cespite di finanziamento, è la redazione di un programma, denominato di valorizzazione, previsto dal Codice dei Beni culturali e del  Paesaggio che indica a grandi linee  e per ambiti di analisi specifici la vocazione del Borgo. Siamo fortemente convinti che nessuna richiesta di finanziamento possa essere avanzata senza un preliminare progetto, corredato da una quantificazione economica degli interventi previsti. Tuttavia, il motivo ostativo ancor più rilevante è dato dall’impossibilità di attivare procedure di finanziamento in assenza di titolo di proprietà".
Il “titolo di proprietà” (come afferma l’assessore) si poteva ottenere seguendo l’art. 5, comma 5, del D.lgs. n. 85/2010 che prevede il trasferimento di beni appartenenti al Demanio  sulla base di determinate linee guida impartite dal MIBACT e dall’Agenzia del Demanio.
Vorrei ricordare all’assessore che ha affidato un incarico professionale esterno proprio per la redazione del Programma di valorizzazione del Borgo. Quello stesso programma di valorizzazione che poi è passato in Consiglio Comunale e che il 30 novembre 2017 è stato approvato  presso la sala riunioni del Segretariato Regionale del MiBACT per la Liguria alla presenza del Demanio, della Soprintendenza unica della Liguria e dei rappresentanti del Comune di Sanremo.
Queste le affermazioni dell’assessore  alla stampa dopo quell’incontro: “È un risultato che si aspettava da anni si è riusciti a centrare questo obiettivo grazie a tutto il Consiglio Comunale che compatto ha deciso per l’acquisizione del Borgo. Ora abbiamo un periodo per affinare l’accordo di programma. Una volta finito e firmato ci vorranno 180 giorni per il trasferimento che avverrà sicuramente entro la fine del prossimo anno (2018), ma siamo fiduciosi di riuscire entro la prossima estate".
Sono passati 16 mesi da allora e innumerevoli tavoli tecnici tra Comune, MIBACT e Demanio. Il Demanio che ha avuto la pazienza di accompagnarvi in ogni atto e invece voi, con grande scortesia istituzionale, non avete nemmeno provveduto a rispondere alle loro lettere.  In quelle missive  vi ricordavano la necessità di ultimare il procedimento entro e non oltre il 30 novembre 2018 e nell’ultima lettera chiedevano notizie in merito alla determinazione del Comune nel procedere per il concreto avanzamento del percorso di valorizzazione culturale intrapreso. A cui vi siete permessi di non rispondere.
Meno male che siamo andati al Demanio così siamo riusciti ad approdare alla verità che ora è sotto gli occhi di tutti.
Noi siamo rimasti scioccati nell’apprendere che a fine marzo possano arrivare i preavvisi di sgombero per 13 famiglie e ci eravamo premurati di chiedere al Demanio una possibile soluzione che ci è stata fornita, ovvero: una proposta transattiva formulata dal Comune attraverso il proprio Ufficio legale entro la fine di marzo.
MAI avrei immagino una risposta così superficiale da parte dell’assessore in vista dei possibili preavvisi di sgombero, rispondendo in quel modo rinnega tutto quello che è stato fatto fino ad ora per ritornare ai blocchi di partenza. 
Questa è la conferma di un totale fallimento di questa amministrazione che invece di adoperarsi in ogni modo in difesa dei cittadini, dell’ambiente e della salvaguardia di un Borgo di grande bellezza che dovrebbe essere rivalutato e salvaguardato, se ne lava le mani e si nasconde dietro scuse puerili.
Seguici sui nostri canali
Necrologie