La Somalia di Giovanni Novaresio a Palazzo Nota

C'è tempo fino al 20 gennaio per visitare la mostra. Oggi pomeriggio e domani visite guidate, incontri e laboratori per bambini

La Somalia di Giovanni Novaresio a Palazzo Nota
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C'è tempo fino al 20 gennaio per visitare la mostra allestita a Palazzo Nota e dedicata ai viaggi in Somalia di Giovanni Novaresio.

La Somalia di Giovanni Novaresio a Palazzo Nota

Un vero e proprio viaggio in tempi lontani e in luoghi come Mogadiscio, divenuti inaccessibili a causa dei sanguinosi conflitti etnici. È quanto propone il nuovo museo civico di Sanremo, a Palazzo Nota, con una serie di incontri dedicati a Giovanni Novaresio e alla Somalia.

Il primo appuntamento, oggi pomeriggio (venerdì 19 gennaio), alle 16:30, con la conferenza di Claudia Andreotta, curatrice della mostra: “Giovanni Novaresio. La Sua Africa 1954-1980”.

Durante l’incontro verrà illustrata l’arte africana di Novaresio, saranno presentate le ultime scoperte sull’artista e verranno anche mostrate le immagini delle opere pubbliche realizzate in Somalia e ormai distrutte. Alla conferenza, a ingresso gratuito, seguirà una visita guidata.

Secondo appuntamento domani (sabato 20 gennaio) con le attività didattiche ai bambini dalle ore 16. Durante una breve visita alla mostra verrà raccontata la “favola di Giovanni l'Africano”. I bambini saranno poi condotti nel laboratorio didattico dove eseguiranno la loro opera lavorando sul tema della maternità (4-6 anni) o sul tema degli sfondi colorati (7-10 anni). Al termine, ogni lavoro verrà fotografato accanto ai dipinti di Novaresio.

Per partecipare al laboratorio didattico è necessario prenotare telefonando al museo civico al numero 328/5304665. Il costo è di 3 euro a bambino (comprensivo di visita e costo dei materiali); primo accompagnatore ingresso gratuito; secondo accompagnatore biglietto ridotto a 3 euro. La durata del laboratorio è di circa 1 ora e 30 minuti.

La biografia dell'artista

Giovanni Novaresio (1919-1997), maestro dell'avanguardia genovese, dal 1954 soggiorna ripetutamente in Somalia che diventa la sua seconda patria: a questa terra sono indiscutibilmente legate le opere che più lo contraddistinguono. Le giovani somale solide e vaghe, i pastori nobili nelle ruvide vesti, le maternità eleganti e primitive, le fotografie che riprendono civiltà ormai scomparse, ebbene tutta la “sua Africa” rivive in questa esposizione di grande forza evocativa.

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