Spese pazze: sale a 62 il numero dei consiglieri sotto inchiesta. Sei imperiesi

Gabriele Saldo e Alessio Saso gli ultimi due imperiesi coinvolti. Chiesto il rinvio a giudizio per peculato insieme ad altri 17 ex colleghi

Spese pazze: sale a 62 il numero dei consiglieri sotto inchiesta. Sei imperiesi
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Chiesto il processo Spese pazze anche per Gabriele Saldo e Alessio Saso

Saldo e Saso con altri 17 nuovi indagati nel processo Spese pazze

Con i nuovi 19 consiglieri ed ex consiglieri regionali per i quali il sostituto procuratore di Genova Massimo Terrile ha chiesto il rinvio a giudizio, sale a 62 il numero dei politici di tutti gli schiramenti che avrebbero fatto la cresta sui rimborsi spese o si sarebbero fatti rimborsare scontrini per acquisti che nulla avevano a che fare con il mandato elettorale: spese personali.

Nell'ultima infornata (che riguarda gli anni dal 2008 al 2010) ci sono altri due imperiesi: Gabriele Saldo, già alle prese con l'inchiesta per il concorso truccato di Rivieracqua (ex Forza Italia) e Alessio Saso, che prima di entrare in consiglio regionale era stato vice sindaco di Imperia (in quota An) e già direttore del locale Centro per l'impiego.

I nomi di Saldo e Saso si aggiungono a una discreta pattuglia di imperiesi già sotto processo o addirittura condannati. E' il caso del medico Franco Bonello (ex Ds, poi Unione a sinistra), che in primo grado era stato condannato a 4 anni e 5 mesi, oltre al risarcimento di 67mila euro.

E' in attesa di processo invece l'ex consigliere di Sanremo Gigio Patrone (avvocato, già sostenitore dell'ex sindaco Claudio Borea) entrato in Regione nel listino di Burlando poi passato all'Udc. Patrone nel giiugno dello scorso anno era stato raggiunto dal sequestro (cosiddetto "per equivalente") di 87 mila euro. Un analogo provvedimento per l'altro ex consigliere imperiese Tirreno Bianchi (80mila euro) e per altri 11 indagati. Nel settembre scorso Patrone aveva ottenuto dalla corte dei conti uno "sconto" di 42mila euro, vale a dire la parte di rimborsi non dovuti contestati dal pm Terrile ma coperti dalla prescrizione.

Il processo è tuttora in corso per un altro ex consigliere (già vice presidente del consiglio regionale) l'avvocato ex Forza Italia e ora Pd Massimo Donzella (ma la sua posizione appare marginale, la legislatura è la 2010-2015) recentemente dimessosi da presidente di Rivieracqua in quanto indagato per falso in bilancio e truffa.

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