"Se non mi dai i soldi ti cavo gli occhi" Ma era finta la rapina al tabaccaio

I fatti raccontati dal tabaccaio ieri sera nell'ora di chiusura

"Se non mi dai i soldi ti cavo gli occhi" Ma era finta la rapina al tabaccaio
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Tabaccaio inscena finta rapina

Finta rapina inscenata dal tabaccaio del Borgo

"Se non mi dai i soldi ti cavo gli occhi" Sono queste le minacce che un tabaccaio di Sanremo riferiva agli agenti della Polizia di Stato, intervenuti ieri sera presso l’esercizio commerciale ove lavora. La vittima aveva richiesto l’intervento della Polizia in quanto asseriva di essere stato rapinato. (leggi qui)

Nello specifico dichiarava che un uomo, di circa 35 anni, aveva fatto ingresso nell’attività e, dopo averlo fatto cadere a terra con una violenta spinta, si impossessava della somma di 5.000 euro in contanti, in banconote di vario taglio, custodita all’interno di un borsone di colore grigio che si trovava nel locale.

L’uomo specificava che, mentre si trovava al suolo, l’aggressore lo colpiva al volto con un taglierino procurandogli alcune ferite, successivamente refertate al Pronto Soccorso di Sanremo ove gli agenti lo avevano accompagnato.

Immediate le ricerche della Polizia, intenta a raccogliere tutti gli elementi utili per individuare il rapinatore.

Dalla visione della telecamere cittadine e di quelle degli esercizi commerciali della zona, gli investigatori non riscontravano la presenza di soggetti corrispondenti alla descrizione dell’autore del reato, né tantomeno veicoli in transito associabili ad un’eventuale fuga del reo; veniva inoltre appurato che, nell’orario indicato dalla vittima in cui sarebbe avvenuta la rapina, nessun soggetto aveva fatto ingresso nell’attività.

Comunicate le risultanze delle indagini all’uomo, lo stesso spontaneamente ammetteva di aver inscenato la rapina, dichiarando altresì di essersi procurato autonomamente le lesioni al fine di rendere maggiormente veritiera e credibile la sua versione.

La motivazione risiede probabilmente nei debiti di gioco che il tabaccaio aveva accumulato.

Per le sue condotte, veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per simulazione di reato e procurato allarme.

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