Ricettavano opere d'arte: indagati cinque sanremesi

Una vicenda intrigata su cui sta indagando la procura: coinvolti cinque sanremesi accusati di truffa e ricettazione

Ricettavano opere d'arte: indagati cinque sanremesi
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Una vicenda intrigata su cui sta indagando la procura: coinvolti cinque sanremesi.

Ricettavano opere d'arte: indagati cinque sanremesi

Vincenzo Cutullè, di Sanremo, sarebbe l'autore di una maxi truffa perpetuata nei confronti di un collezionista d'arte milanese, alle prese con alcuni problemi economici.

Secondo l'accusa, nel 2014 Cutullè si sarebbe spacciato per un promotore finanziario e intermediario nella vendita di opere d'arte, grazie a presunti contatti con Montecarlo, la Francia e l'Inghilterra. Al collezionista avrebbe proposto di occuparsi lui della vendita di una tela del Canaletto, "Veduta della chiesa di San Pietro di Castello a Venezia", comprata qualche anno prima dal milanese a un'asta. Cutullè lo ingannò prospettandogli un fatturato nettamente maggiore se si fosse affidato alla sua mediazione. Il collezionista, in seri guai economici, accettò di consegnarglielo per una valutazione e affidò a Cutullè altri dipinti e oggetti preziosi.

E qua entrano in gioco i quattro complici. Come riportato da La Stampa e da Il Secolo XIX, gli altri indagati avrebbero acquistato i dipinti da Cutullè, secondo l'accusa consapevoli dell'illecita provenienza. Non riuscendo più a rintracciare Cutullè e i suoi dipinti, il collezionista comprese di essere stato truffato e denunciò tutto ai carabinieri.

Alcune opere sono state vendute dai sanremesi a delle aste a Montecarlo. Invece, il prezioso Canaletto è stato rintracciato già nel 2015 dalla polizia, alla stazione di Firenze.

 

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