Migranti: dall'UE primi passi per accoglienza condivisa da tutti i Paesi Membri

La senatrice ligure Donatella Albano spiega in che cosa consistono le modifiche ai trattati vigenti che il Parlamento Europeo intende mettere al vaglio

Migranti: dall'UE primi passi per accoglienza condivisa da tutti i Paesi Membri
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Migranti, Parlamento Europeo da via libera

In data odierna, il Parlamento Europeo riunito in seduta plenaria a Straburgo ha dato il via libera all'avvio dei negoziati con il Consiglio e la Commissione Europea per la riforma del regolamento di DublinoIII. Essenzialmente il protocollo di Dublino ora stabilisce che la responsabilità dell'accoglienza dei richiedenti asilo spetta al primo Paese Membro nel quale mettono piede: al vaglio una modifica considerevole, ossia che l'accoglienza venga equamente divisa tra i vari Paesi membri dell'UE

L'intervento della Senatrice Albano

La notizia arriva come una boccata di ossigeno, pur essendo ben lungi da una risoluzione totale del problema, nel ponente ligure. Si veda la situazione di Ventimiglia: la posizione della città di confine, a ridosso della frontiera con la Francia ha catapultato l'abitato nel centro dell'emergenza migranti, creando situazioni tese come quelle che abbiamo visto negli ultimi giorni.  La Sen. Donatella Albano (PD) è una delle prime voci politiche che in provincia commenta il fatto: "Finalmente si sta procedendo concretamente sulla strada che avevamo già indicato più di due anni fa all'aumento consistente dei flussi migratori nel Mediterraneo, viaggi che spesso si traducono in morti tragiche e in limbi giuridici che non si possono definire all'altezza della parola "accoglienza", finalmente si cercherà di cambiare la legge rendendo possibile l'esame della domanda d'asilo o di protezione internazionale non solo nel Paese d'accesso nella UE, ma anche in altri Paesi, al contempo i richiedenti potranno essere distribuiti in tutti i Paesi dell'Unione Europea" afferma la Senatrice ligure, "grazie a tutti i 390 europarlamentari che hanno votato a favore, il dovere all'accoglienza non deve cadere solo sulle spalle dell'Italia ma serve una concreta solidarietà europea".

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