Invecchiano solo gli altri: l'incontro alla Federazione Operaia

Un appuntamento di grande attualità oggi pomeriggio alla Federazione Operaia Sanremese di via Corradi 47

Invecchiano solo gli altri: l'incontro alla Federazione Operaia
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Appuntamento di grande attualità oggi pomeriggio alla Federazione Operaia Sanremese.

L'incontro oggi alla Federazione Operaia

Oggi, giovedì 7 giugno, si terrà un incontro presso la Federazione Operaia di via Corradi 47. L'iniziativa rientra nell’ambito della rassegna “storia - storie di ieri e di oggi. memoria, contemporaneità, territori”.

Il prof. Marco Aime e lo storico Luca Borzani presenteranno il libro "Invecchiano solo gli altri" (Einaudi Editore) e dialogheranno su un tema che caratterizza la nostra contemporaneità. L’età media della popolazione italiana non è mai stata tanto alta, la vecchiaia è certamente una fase dell’esistenza da vivere con pienezza, ma i giovani oggi hanno ancora prospettive?

Converseranno con loro Fulvio Fellegara, segretario Camera del Lavoro, Enrico Revello, segretario Spi pensionati, Mauro Semeria, formatore.

Invecchiano solo gli altri

Dicono gli autori "non ci sono più gli anziani di una volta. sono tanti, saranno sempre di più, padroni di un futuro ancora lungo. Ma anche i giovani non sono più quelli di una volta. Sempre meno numerosi, discriminati, prigionieri del presente. È ancora possibile trovare un equilibrio tra le generazioni in un mondo che ha messo al bando la vecchiaia?"

La questione della vecchiaia diventerà sempre più centrale e porterà a profondi mutamenti sociali e culturali che ci coinvolgeranno tutti. Senza dimenticare che non si può negare un futuro alle nuove generazioni.

I dati

Nel nostro paese nel 1960 le persone dai 65 anni in su costituivano il 9% della popolazione. Nel decennio successivo erano salite all’11%; nel 1980 si arrivò al 13% per salire ancora al 15% del 1990 e al 16% del 2000. Nel 2016 il rapporto dell’Ostat segnala che gli ultrassessantacinquenni sono 13,4 milioni, vale a dire il 22% del totale.

Il conflitto generazionale rischia di non essere più politico e culturale, ma innanzitutto economico e sociale. È una scommessa vitale, un equilibrio da raggiungere per restituire a tutti lo spazio e le condizioni di vita giusti.

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