Imperia sulle orme di Torino per costituire una casa affidamento

Trasferta a Torino per conoscere tutte le politiche sulla casa affidamento a supporto delle “famiglie in prestito” pronte ad accogliere i minori quando la famiglia d’origine è in difficoltà

Imperia sulle orme di Torino per costituire una casa affidamento
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Trasferta a Torino per conoscere tutte le politiche sulla casa affidamento a supporto delle “famiglie in prestito” pronte ad accogliere i minori quando la famiglia d’origine è in difficoltà

Anche a Imperia la volontà di costituire una Casa Affidamento

Nei giorni scorsi una delegazione di operatori istituzionali dell’Imperiese insieme a rappresentanti del terzo settore della provincia hanno attivato un canale di confronto con i funzionari del Comune della città di Torino che gestiscono le attività della Casa dell'Affidamento. Obiettivo della delegazione, composta fra gli altri dal direttore del Consultorio Pro Familia di Imperia Monica Rebuffo e dal presidente dell’Associazione Progetto Famiglia (APF) Onlus Nazzareno Coppola insieme alla vice presidente Erika Bonavera, è quello di valutare la possibilità di “importare” il modello della Casa dell’Affidamento, esperienza quasi ventennale nel capoluogo piemontese, anche nella nostra provincia di Imperia.

L’opportunità di creare una realtà analoga a quella della Casa dell'Affidamento di Torino anche a Imperia è sostenuta già da alcuni anni dall’Associazione Progetto Famiglia e sarebbe peraltro in accordo con le Linee di indirizzo per l'Affidamento Familiare (Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) e recepite dalla Regione Liguria con delibera n.1273 del 18 ottobre 2013. Si tratterebbe del coronamento del lavoro svolto in provincia sin’ora ma soprattutto rappresenterebbe un punto di partenza per dare maggiore forza e permeabilità alla cultura dell’accoglienza. Del resto è ormai dimostrata l’importanza per i minori in stato d’abbandono o semiabbandono di essere accolti in un nucleo familiare “in prestito”, dove si trovano calore e amore, per essere accompagnati da figure genitoriali stabili, in un periodo di vita fondamentale. E i dati dell’esperienza torinese parlano chiaro: dalla sua apertura alla Casa dell'Affidamento si sono presentate 936 famiglie, 50 sono stati i gruppi informativi organizzati e ai quali hanno partecipato quasi 530 nuclei, di cui 337 hanno poi dichiarato la disponibilità all'affidamento (per una percentuale di successo rispetto al percorso intrapreso di oltre il 60%). L’auspicio è quindi di poter edificare al più presto nella nostra provincia una realtà analoga a quella della “Casa dell’Affidamento” di Torino.

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